
16 Feb Armocromia, visi e montature
Strettamente collegate sono l’armocromia, la struttura del viso e le montature degli occhiali. Ecco perché…
L’impeto giovanile tende a non regalare sfumature nelle proprie visioni. I caratteri, però, crescendo, si smussano strada facendo e le tonalità emergono con grande importanza. Allo stesso modo, parlando di colori, non esistono soltanto il bianco e il nero. L’Armocromia, infatti, è la disciplina che, attraverso lo studio approfondito di incarnato, sottotono della pelle, colore di occhi e di capelli, ci insegna come dar spessore, vitalità e luminosità al nostro viso, attraverso l’utilizzo appropriato della palette che sia più adatta ai nostri toni naturali.
Cosa è l’Armocromia
L’Armocromia si basa, principalmente, su alcuni parametri precisi ed imprescindibili. Il sottotono è il primo, vale a dire ossia la temperatura dei nostri colori naturali, che si misura prendendo in considerazione una scala cromatica che contiene le tonalità, dalla più calda alla più fredda. Il secondo è il valore, ovvero il tono in sé, caratterizzato da gradazioni di chiaro e di scuro. Il terzo è il contrasto, vale a dire il rapporto che intercorre tra colore della pelle, dei capelli e degli occhi. Il quarto è l’intensità, che altro non è se non la saturazione del colore. Sulla base di questi concetti, vengono inquadrate le quattro stagioni dell’Armocromia: come in natura abbiamo l’Inverno: sottotono freddo, valore scuro, contrasto ed intensità alti; la Primavera: sottotono caldo, valore chiaro, contrasto ed intensità alti; l’Autunno: sottotono caldo, valore scuro, contrasto ed intensità bassi; l’Estate: sottotono freddo, valore chiaro, contrasto ed intensità bassi.
Le forme del viso
Strettamente collegate sono le forme dei volti, grazie all’ausilio di figure geometriche. Il viso ovale è il più equilibrato, grazie ad un’armonia data da una corrispondenza bilanciata tra lunghezza e larghezza dello stesso, da una zona zigomatica piuttosto ampia rispetto alla fronte e alla mandibola, e da un mento arrotondato. Il viso tondo, invece, non ha particolare bisogno di presentazioni: in genere, possiamo affermare, che è, nella grande maggioranza dei casi, accompagnato da un elegante collo lungo. Nel viso squadrato, fronte, zigomi e mascella hanno la medesima larghezza e il mento risulta essere ben definito, mentre, in generale, il collo è, visivamente, piuttosto corto.
Le montature degli occhiali
Analizzata l’armocromia e la forma del viso, indirizziamoci quindi verso le montatura degli occhiali. E’ ovvio che non tutti i modelli si adattano alla nostra forma del viso, anzi, se non idonei, rischiano di incupire e non valorizzare la nostra immagine. Generalmente si consiglia di scegliere montature sulla base della regola dei contrasti: il modello di occhiale da prendere in considerazione deve avere una linea opposta rispetto alla nostra fisionomia. Sul viso ovale, tendenzialmente, si adatta ogni tipologia di montatura. Il motivo risiede in un’armonia delle proporzioni tra le diverse parti che compongono il viso, quasi perfetta: fondamentale è che la montatura non sia mai più ampia del viso, evitando di superare le tempie. Sul viso tondo, invece, la regola è di non concentrarsi su montature che abbiano un andamento morbido e circolare ma, al contrario, giocare sulla verticalizzazione delle linee al fine di slanciare il volto attraverso l’utilizzo di modelli squadrati e maggiormente angolati.